domenica 14 ottobre 2007

Più nei boschi che nei libri

Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
Bernardo di Chiaravalle

Due modi di pregare…

Due modi di pregare…
Ci sono due modi di pregare: lasciar gridare il proprio cuore, lasciarlo chiedere a Dio con semplicità di bambino ciò che esso desidera; una qualche grazia per sé o per un altro, il ristoro da un qualche dolore per sé o per il prossimo: si lancia in tutta semplicità questo grido verso il Padre celeste e lo si fa seguire sempre da questa frase: "Non la mia volontà, ma la tua".
L'altro modo di pregare è quello di dire semplicemente la frase finale, e cioè: "Padre, sia fatta in questa circostanza la tua volontà, qualunque essa sia!"
Tali due preghiere sono perfette, divine.
Gesù ci dà l'esempio della prima sulle sponde del Cedron e nel Getsemani.
Ci dà l'esempio della seconda nel "Padre nostro", che raccoglie tutto quanto in queste poche parole...
Questi due generi di preghiera sono ugualmente perfetti, poiché Dio ci dà l'esempio di ambedue: lo Spirito Santo, secondo le circostanze, ha ispirato a Gesù sia l'una sia l'altra.

(Charles de Foucauld)

Pregare non è...

Pregare non è...
Pregare non è tanto ottenere, quanto piuttosto diventare.

La preghiera è vera non quando è Dio che sta ad ascoltare ciò che gli domandiamo, ma quando l'orante persevera ad orare fino a quando si mette lui ad ascoltare, e ascolta quello che Dio vuole.

(Sören Kierkegaard)

Da SARA: Ritorno dalla Romania

Da SARA.........
rieccomi di nuovo di ritorno dalla romania...due settimane che sono volate, ma che come sempre hanno saputo stupirmi e lasciarmi dentro tante di quelle emozioni, che sembra quasi impossibile metterle per iscritto...
ma prima che qualsiasi dubbio assalga la mia mente, prima che i mille pensieri corrano il rischio di trovare risposta in un nulla dico questo: "una goccia di speranza"... una goccia di spernza di fronte ad un oceano di dolore...già, questo forse è quello che ignificia il servizio svolto in questi giorni e in tutte le altre occasioni che vi sono state di incontrare i nostri amici di timisoara... partire con l'idea di cambiare le cose e tornare con la convinzione che l'unica persona che cambia sei tu. E allora, perch continuare in questa missione contro im mulini a vento?... questa è la domanda che ci si pone, perchè in una mentalità del fare fare e anora fare non ci si può permettere di "perdere" del tempo in gesti che non portano ad un risultato...
ma se davanti a questi punti interrogativi, daanti a questi mille ma, però, se...davanti a tutto mettiamo una parola, una sola, tutto cambia, e non solo noi... "speranza"... otto lettere che cambiano il mondo...
quelle stessse otto lettere che si traducono in ogni gesto d'amore donato gratuitamente e con gioia... in ogni canto, ogni abbraccio, ogni sorriso, ogni parola.... ecco come tanti pomeriggi trascorsi con dei bambini che avevano la tristezza nel cuore, possano trasformarsi in gocce di speranza che non sttravolgono i cuori ma lli levigano e gli fanno scoprire piano piano che c'è ancora qualcosa per cui lottare, che la vita che abbiamo è preziosa perchè è unica, che se batti i piedi ottieni, e s e ci credi aancora di più..
un giorno un bimbo, mentre cera un forte temporale, ha detto "guarda, Dio mi fa le foto"e alla domanda postagli "ma tu credi in Dio"?..ha risposto "SI, perchè Lui crede in me"....queste parole sono uscite dalla bocca di un bambino che nella sua ancora giovane età aveva attraversato momenti molto duri, in cui era così difficile ricordarsi di essere bambini... eppure lui sapeva che qualcuno credeva in lui, e allora sorrideva!!...
davati a tante situazioni puoi fare poco, anzi non puoi prorio fare niente, devi lasciarle come sono... ma nel tuo cuore puoi inginocchiarti e pregare... e non importa quale sia il tuo credo...se preghi per quelle persone tu le stai amando, le stai ricordando, stai dando loro un posto nel tuo cuore... e in quegli istanti non sono più sole... e mi viene in mente una frase bellissima quanto vera "per imparare a stare in piedi, bisogna saper stare in ginocchio".
Forse la missione più grande che chiede Dio è proprio quella...quella di non agire, di non essere l'eroe della situazione, quella di restare, avere il coraggio di farlo e partecipare a quel dolore, portere un angolino di quella grossa croce..di vivere quei silenzi che sanno di abbandono, di disperazione e colmarli con la preghiera.
Ogni giorno chiedo che il mio cuore diventi sempre più povero, più bisognoso di amore, più fragile, perchè un cuore svuotato può essere riempito di amore, perchè la fragilità ci spinge a ad accorgerci della presenza degli altri nella nostra vita come dono immenso.
non accontentiamoci di un surrogato del bene, di un amore affettato, andiamo alla fonte, cerchiamoloo nei luoghi in cui sembra esserci solo disperazione, come il Gesù bambino, che nacque in una mangiatoia, nel letame, in un posto dimenticato dal mondo...

giovedì 24 maggio 2007

il sogno romania...GRAZIE!!


Ciao a tutti!!... che bella l'idea del blog!... finalmente sono riuscita ad accedervi...


Il mese scorso verso la fine sono stata, anzi tornata, in Romania... e come sempre, ho asciato un pezzo del mio cuore.

Le esperienze vissute e le emozioni condivise sono tante e in pochi giorni...
E' stato incredibile riabbracciare i bimbi, incontrare di nuovo i loro sguardi, giocare e cantare con loro... e poi la domenica è accaduto un piccolo miracolo...
In una graziosa cappella 60 giovani rumeni e 7 italiani erano tutti uniti in un cuore solo, in una preghiera fatta di canti, intenzioni, sorrisi e lacrime...lacrime di gioia, lacrime di umiltà...lacrime di ringraziamento!... quella cappella stava per "crollare" dalla gioia che conteneva!!!
E dopo la preghiera, tutti in cortile per una mega merenda e tanti giochi divertenti...e poi ancora insieme, a cantare in rumeno, in italiano... si respirava un ritmo nuovo, il ritmo della condivisione che percorreva il cuore e la mente di tutti scuotendoli con la gioia!!
Sono arrivati i momenti dei saluti, quanti abbracci...tutti giravano in cerca di contatti, per trovare presto una nuova occasione di inontro...
Il lunedi lo abbiamo trascorso nuovamente con i dolci bimbi di Friedorf...che ci hanno riempiti di coccole, ci hanno commosso con le loro lacrime e hanno lasciato un qualcosa di indelebile nei nostri cuori...
Tutto questo in soli due giorni...!!...
Il sogno Romania...è forse appena iniziato... è forse solo un assaggio... non so... ma una cosa è certa... è un sogno che va realizzato con la speranza e coltivato come un seme con tutto l'amore possibile...
Un grazie dal profondo del cuore alle persone che hanno condiviso quest'esperienza!!!
"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda".

lunedì 14 maggio 2007

Timisoara - Aprile

Questa è stata la mia quarta missione a Timisoara in meno di un anno.Ogni qualvolta attendo con trepidazione la partenza...e l'abbraccio coi bimbi e le suore di Fraidorf. Ogni giorno trascorso con tutti loro è sempre un grande dono. La saggezza delle suore e l'affetto incondizionato dei bimbi unita alla loro genuinità sono fonte di gioia smisurata per ognuno di noi. E' stata un'esperienza di 5 giorni, a dir poco Provvidenziali. 2 di questi trascorsi in viaggio, tra canti, confidenze, scherzi e condivisioni.La pienezza dell'esperienza vissuta ci accompagna nel nostro quotidiano, nella vita di tutti i giorni.Che meraviglia vedere tutti quei giovani pregare insieme a noi, non mi sarei mai aspettata di vederne così tanti e soprattutto se penso alla loro accoglienza...E se penso allo scambio dei canti, delle preghiere, delle esperienze di vita fraterna e religiosa...mi ha commosso; ha commosso tutti.La Provvidenza del Signore è grande, smisurata.Ringrazio il Signore ogni giorno di aver vissuto queste missioni...e di aver conosciuto l'Associazione...e buona parte di voi.
Un abbraccio fraterno da una volontaria pendolare ;-)
Maria da Milano

Ricordo di D.

Una ragazza che da alcuni anni conoscevamo, ci ha lasciati...si è spenta nel sonno, forse a causa di un vecchio trauma cranico, che alcuni anni fa le aveva cambiato la vita...
Andrea Longi ha scritto queste righe per ricordarla...

Su D.
che si può dire
se non che come tante tue coetanee sei nata povera
in un paese povero.
Che si può dire
se non che sei venuta qui in Italia
per cambiare la tua vita fatta di miseria
Che si può dire
se non che qui hai trovato sfruttamento, dolore, ingiustizia.
Che si può dire
se non che qui hai infranto i tuoi sogni.
Qui hai trovato chi ti ha picchiata e ridotta in fin di vita.
Ma una cosa su tutte vorrei ricordare di te:
il tuo dolce sorriso con cui nonostante tutto ci accoglievi sempre
e la tua disarmante semplicità che rendeva tutto così buono anche ciò che buono non sembrava.
Con un semplice sorriso ci sei entrata nel cuore.
Con un semplice sorriso continua, ora che non sei più tra noi,
ad accompagnarci.